Baijiu

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Jump to navigation Jump to search
Baijiu
Bai jiu 1.jpg
Baijiu in vendita a Haikou
Origini
Luogo d'origineCina Cina
Dettagli
Categoriabevanda

Il baijiu (cinese: 白酒; pinyin: báijiǔ, si pronuncia [pǎɪ̯ t͡ɕi̯òʊ̯]), o shaojiu (烧酒) è un'acquavite cinese.

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Il nome baijiu letteralmente significa "liquore bianco," "alcol bianco" o "spirito bianco". Il termine baijiu viene talvolta impropriamente tradotto come "vino" o "vino bianco", ma più precisamente si tratta di un distillato. In genere ha un proof tra gli 80 e i 120, e una gradazione alcolica tra il 40% e il 60%.[1]

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Una bottiglia di baijiu Zhuyeqing jiu (竹叶青酒) prodotto nella provincia di Shanxi

Il baijiu viene distillato principalmente dal sorgo[2], anche se talvolta sono utilizzati anche altri semi: alcune varianti di baijiu prodotte nel sudest della Cina sono fatte con il riso glutinoso, mentre nel nord della Cina viene preferita la preparazione a base di sorgo, frumento, orzo comune, miglio e talvolta con la lacrime di Giobbe.

Servizio[modifica | modifica wikitesto]

Nei bar cinesi il baijiu viene tradizionalmente servito a temperatura ambiente,[3] in piccole ciotole o bicchieri; normalmente non lo si beve da solo ma accompagnato da qualche snack. A volte si aggiungono al distillato erbe medicinali o frutta. Oggi il baijiu viene consumato anche al di fuori della Cina, ed in alcuni casi entra a far parte di cocktail di vario genere.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) The World's Most Consumed Alcohol Is One You Might Not Have Tried. But It's Coming to a Bar Near You, su Time. URL consultato il 24 settembre 2020.
  2. ^ Il liquore cinese che vuole diventare la nuova tequila, in Il Post, 13 ottobre 2016. URL consultato il 24 settembre 2020.
  3. ^ (EN) SaM Slaughter, The Manual Guide to Baijiu, su themanual.com, 17 maggio 2016. URL consultato il 25 settembre 2020.
  4. ^ (EN) autore Caly Risen, Baijiu, the National Drink of China, Heads West, in The New York Times, 29 dicembre 2015. URL consultato il 25 settembre 2020.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]