AOL

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AOL Inc.
Logo
AOL 770.jpg
La sede di Aol a New York City
StatoStati Uniti Stati Uniti
Fondazione1983 a Dulles
Fondata da
  • Marc Seriff
  • Steve Case
  • Jim Kimsey
Sede principaleNew York
GruppoYahoo!
Persone chiave
SettoreMedia
ProdottiInternet service provider
Fatturato2,19 miliardi $[1] (2012)
Utile netto1,04 miliardi $[1] (2012)
Dipendenti5 600[2] (2013)
Sito webwww.aol.com/

AOL Inc. è un portale di Yahoo! società del gruppo Apollo Global Management.

Nato nel 1983 come Control Video Corporation e poi ribattezzata America on Line con acronimo AOL o Aol, era un Internet Service Provider che nel 2006[3] vantava 30 milioni di utenti, ed era attivo anche nel campo della ricerca su web e sviluppo software, nonché nella diffusione di contenuti mediatici anche grazie all'acquisizione di Time Warner nel 2000 (e successivamente distaccatasi nel 2009).

Negli ultimi anni di esistenza come società autonoma fu attiva nel business dei media in formato digitale e, tra maggio e giugno 2015, fu acquistata per 4,4 miliardi di dollari dal colosso delle telecomunicazioni Verizon Communications, divenendone così una sussidiaria.

Nel maggio 2021 Verizon Media è stata acquisita da Apollo Global Management, società di investimento americana e ha ripreso il nome di Yahoo!

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce nel 1983 a Dulles, Virginia (USA), come Control Video Corporation (in breve CVC) per mano di Bill von Meister, il cui primo e unico prodotto è GameLine, un servizio online per Atari 2600 per il download di giochi.

In seguito all'abbandono della società da parte di Von Meier nei primi mesi del 1985, la società viene rifondata lo stesso anno in data 24 maggio per mano del consulente della produzione Jim Kimsey col nome di Quantum Computer Services, che, dopo aver prodotto servizi online per computer Commodore e Apple (come eWorld), nel 1991 cambia il proprio nome in America Online, con la cui denominazione si è sviluppata nei primi anni novanta in tutto il territorio degli Stati Uniti, ampliandosi poi alla fine del decennio in tutto il mondo.

Nel 2000 i vertici di America Online e di Time Warner hanno annunciato la fusione, creando, dopo l'approvazione della Federal Trade Commission (11 gennaio 2001), la più grande società di distribuzione di contenuti multimediali del mondo, la AOL Time Warner, che nel 2003 adotta nuovamente il nome TimeWarner.

Il 3 aprile 2006 viene annunciato l'abbandono della denominazione sociale America Online, Inc. e l'adozione del nome AOL, llc..

Il 13 settembre 2007 apre i battenti il portale italiano di AOL.

Dato l'insuccesso della fusione delle due compagnie mediatiche, il 28 maggio 2009 viene annunciata la scissione di AOL da TimeWarner e la costituzione di una nuova public company denominata AOL, Inc., oltre all'adozione del nuovo marchio Aol.. La nuova compagnia diventa operativa il 10 dicembre dello stesso anno, data dell'apertura dei negoziati presso il NYSE col simbolo AOL.

Il 12 maggio 2015 AOL viene acquistata da Verizon per 4,4 miliardi di dollari.[4]

Dopo la dichiarazione da parte di Verizon dell'acquisizione di Yahoo! del 25 luglio 2016 per 4,8 miliardi di dollari,[5] si apre una nuova stagione per AOL, destinata a fondersi in un'unica organizzazione con Yahoo!, in un'unità chiamata prima Oath, poi Verizon Media che possa competere con i giganti dei media digitali.[6]

A settembre 2021 il gruppo Verizon cede il pacchetto di controllo al fondo Apollo Global Management per 5 miliardi di $: la nuova società riprenderà il nome di Yahoo! di cui AOL fa parte.[7]

Società acquisite[modifica | modifica wikitesto]

Durante la sua storia, AOL ha acquisito molte società, tra le quali:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Profilo finanziario Aol su Google Finance
  2. ^ (EN) NYSE:AOL su Google Finance
  3. ^ articolo su AOL, su businessweek.com. URL consultato il 9 giugno 2011.
  4. ^ Marco Valsania, Verizon compra AOL per 4,4 miliardi di dollari, in ilsole24ore.com, 12 maggio 2015. URL consultato il 12 maggio 2015.
  5. ^ Verizon to acquire Yahoo’s operating business, su yahoo.tumblr.com. URL consultato il 27 luglio 2016.
  6. ^ AOL’s Tim Armstrong explains the Yahoo acquisition and what’s next, su techcrunch.com. URL consultato il 27 luglio 2016.
  7. ^ Verizon vende Yahoo e AOL per 5 miliardi di dollari al fondo Apollo, su Il post. URL consultato il 10 gennaio 2022.

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