Nadia Fasciano, vicedirettrice del III Circolo didattico delle scuole dell’infanzia a Bolzano.
Lavorare da casa in smart working, denominato nel nostro ordinamento “lavoro agile”, prevede che i dipendenti possano utilizzare i propri dispositivi tecnologici. Il prerequisito è che l’amministrazione deve essere in grado di fornire ai dipendenti strumenti che funzionino con qualsiasi sistema operativo. E’ il caso di applicativi web per leggere la posta elettronica, per la produttività d’ufficio, per la fatturazione elettronica, per le videoconferenze, tanto per citarne alcuni. Quanto più l’amministrazione ha investito nello sviluppo e adozione di strumenti web accessibili da internet, tanto più agevole è il lavoro della/o smart worker. Esiste pur sempre la possibilità di collegarsi attraverso un canale sicuro (VPN) alla propria postazione di lavoro in ufficio al fine di poter accedere anche a quegli applicativi che non sono fruibili wia web da casa. Tale possiblità per questioni di licenze e banda è concessa soltanto a pochi dipendenti ed in linea di principio dovrebbe essere ridotta quanto più possibile.
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