Sono stati
pubblicati i vincitori del Bando Musei, Archivi e
Biblioteche,
promosso da Wikimedia Italia in collaborazione con ICOM
Italia e Creative Commons Italia per favorire la condivisione e il
libero riuso di immagini, dati e contenuti conservati dalle
istituzioni culturali.
Sette progetti vincitori su trentadue proposte ricevute, per un
totale di 28.000 euro messi a disposizione da Wikimedia Italia per
favorire la produzione di conoscenza libera. Dall’Emilia
Romagna alla Sicilia, ecco i progetti ritenuti più meritevoli
dalla commissione del bando.
Far conoscere l’opera dei pupi nel mondo
A Palermo verrà portato avanti un lavoro di valorizzazione
del Museo
internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, che
conserva 5000 opere, figure animate e oggetti scenici appartenenti
non solo alla tradizione dei pupi siciliani, ma anche a culture di
altre parti del mondo. L’opera dei
pupi è stata la prima pratica culturale italiana ad
essere iscritta dall’UNESCO nella lista dei “Capolavori
del patrimonio orale e immateriale dell’umanità”,
nel 2001.
Grazie al progetto, verranno migliorate le voci su questi
argomenti su Wikipedia in italiano, francese, tedesco e spagnolo.
Inoltre, verrà elaborato un itinerario turistico disponibile
su WikiVoyage e su altri canali, per promuovere la scoperta di
questa tradizione da parte di un pubblico internazionale, favorendo
la pratica del turismo lento e la scoperta di aree della Sicilia
meno note.
Le mappe settecentesche anche su OpenStreetMap
Ad Osimo, nelle Marche, l’Istituto Campana per
l’Istruzione Permanente lavorerà alla
digitalizzazione e pubblicazione su Wikimedia Commons, con
collegamenti a OpenStreetMap, di 18 mappe geografiche e vedute di
città e di 300 disegni architettonici e stampe datati tra il
XVIII e il XIX secolo.
Fondato nel 1715, oltre ad aver ospitato due futuri Papi
all’interno del proprio collegio, l’istituto comprende
oggi una biblioteca e un archivio storico. Il patrimonio artistico
e la storia dell’istituto verranno, grazie alle attività
connesse al bando, raccontati più nel dettaglio su Wikipedia e
sui progetti fratelli.
Online le pergamene conservate dal piccolo museo laziale
A Trevi nel
Lazio, in provincia di Frosinone, l’archivio storico
della parrocchia di Santa Maria Assunta digitalizzerà 23
pergamene risalenti al periodo compreso tra il XIII e il XVI
secolo, quando la cittadina era una sede vescovile. I documenti,
molto antichi e solo in parti esposti nel piccolo museo
parrocchiale, offrono informazioni importanti sulla storia locale,
ma anche sulle famiglie Caetani e Colonna, al centro della storia
di Roma e dell’Italia.
Le pergamene serviranno anche da fonte per voci di Wikipedia e
per inserire nuovi dati geografici su OpenStreetMap, oltre che per
offrire nuove occasioni di riscoperta della storia del territorio,
attraverso eventi e visite guidate del paese.
Aprire il catalogo delle opere di Ugo Guidi
A Forte dei Marmi, in Toscana, le opere dello scultore Ugo Guidi
sono conservate nell’omonima casa museo, insieme ai
documenti che testimoniano i suoi rapporti con grandi artisti del
Novecento, da Treccani e Carrà a molti altri. Tutte queste
opere, già catalogate dal museo, saranno digitalizzate e rese
disponibili su Wikimedia Commons grazie al progetto finanziato da
Wikimedia Italia.
Non è frequente che le riproduzioni di opere di artisti
contemporanei vengano pubblicate sui progetti Wikimedia con licenza
libera per scelta delle istituzioni che le conservano. La scelta
della Casa Museo Ugo Guidi e degli eredi dello scultore è
quindi in controtendenza e potrebbe essere d’esempio per
tanti altri musei e gallerie italiani.
Raccontare i grandi tenori con nuove foto d’epoca
La Biblioteca del Conservatorio
“Giuseppe Nicolini” renderà disponibile su
Wikimedia Commons la collezione di 171 fotografie del maestro di
canto Corrado Pavesi Negri. Scattate tra il 1887 e il 1915, le foto
ritraggono importanti cantanti lirici, come Amedeo Bassi e Italo
Cristalli. Oltre ad essere collegate a Wikidata, le foto verranno
utilizzate anche per illustrare le voci di Wikipedia esistenti o
create nell’ambito del progetto.
NILDE si collega a OpenStreetMap
La Biblioteca dell’Area della Ricerca del CNR di Bologna
gestisce NILDE, un software
web pensato per favorire la condivisione di documenti tra
biblioteche italiane e straniere, con un’attenzione
particolare alla ricerca scientifica, per un totale di 900
strutture e 90.000 utenti.
Grazie al bando, partendo dall’Emilia Romagna, la
biblioteca potrà iniziare la mappatura su OpenStreetMap di
tutte le istituzioni aderenti al network, includendo anche
informazioni sulle biblioteche con valore storico e
architettonico.
Il lavoro dei bibliotecari di Salerno per valorizzare la
ricerca
Lavorando sul grande database Wikidata, leggibile sia dagli
esseri umani che dalle macchine, i bibliotecari e le bibliotecarie
dell’Università degli studi
di Salerno, in collaborazione con il Gruppo Wikidata per
Musei, Archivi e Biblioteche (GWMAB), collegheranno i dati dei
ricercatori e docenti dell’ateneo con quelli già
esistenti online, sparsi tra repository, cataloghi e voci
enciclopediche. L’obiettivo è rendere più
facilmente disponibili e accessibili sul web i lavori di ogni
studioso.
Verranno anche rese disponibili nuove immagini su Wikimedia
Commons e ampliate voci su Wikipedia legate a queste immagini.
Nell’immagine:
The Sicilian orange seller (1870), di Vito D’Ancona,
CC BY-SA
4.0, attraverso Wikimedia Commons