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Un gentiluomo a Mosca Paperback
- LanguageItalian
- Dimensions8.19 x 1.5 x 5.43 inches
- ISBN-108865597232
- ISBN-13978-8865597231
The Amazon Book Review
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Product details
- Language : Italian
- ISBN-10 : 8865597232
- ISBN-13 : 978-8865597231
- Item Weight : 13.4 ounces
- Dimensions : 8.19 x 1.5 x 5.43 inches
- Best Sellers Rank: #5,603,775 in Books (See Top 100 in Books)
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Condannato agli arresti domiciliari da un tribunale per la sola colpa di essere un nobile, il conte Rostov riesce a trasformare il Grand Hotel Metropol di Mosca da una prigione a un mondo intero pieno di cultura e conoscenza
Questo grazie al personale ( meraviglioso Emil il cuoco, incantevole Miriam la sarta ) e agli ospiti, con i quali lui sa Intrattenere relazioni di amicizia ricche e calorose
Prima fra tutti Nina una ragazzina incredibile anche lei in parte prigioniera, che gli fa conoscere le meraviglie del “ dietro le quinte” e gli parla di futuro
Sullo sfondo la rivoluzione bolscevica e la nascita dell’Unione Sovietica, con tutti i suoi errori e crimini, ma anche vedendone la gigantesca opera di rinnovamento e la volontà di portare un popolo di ignoranti servi della gleba fuori dal medioevo fino a diventare cittadini di una potenza mondiale
Si parla molto anche di letteratura russa e di musica e di bellezza
Da leggere per scoprire un grande popolo
Rostov decide di governare queste circostanze e non di farsi domare e reinventa sé stesso con eleganza e ironia, anche della sorte: agli arresti domiciliari dorati, mentre per altri c’è stata la Siberia, non rimane lucido con il pungolo della vendetta come Edmond Dantès (poi Conte di Montecristo) al Castello d’If, non sono i libri che ancora vuole scrivere a farlo resistere come Miguel de Cervantes prigioniero dei pirati ad Algeri, non è la visione di un ritorno trionfale a galvanizzare la sua perseveranza come Bonaparte all’Elba. Ma come un nuovo Robinson Crusoe, abbandonato sulla sua isola, si dedica alla rara prassi della resilienza, ad un nuovo cruciverba esistenziale con caselle annerite per sempre e altre in cui trova posto la scoperta di porte dietro altre porte dove brulica un nuovo modo di rapportarsi al mondo.
Quella di Amor Towles è una scrittura ricercata e sinuosa, ricca di citazioni-matrioska, compiaciuta e permeata da Bulgakov, offre una trama di tanti istanti, dal miele gustato di notte sul tetto dell’hotel alla bouillabaisse cucinata da un triumvirato mariuolo in barba ai diktat: ciascuno di questi pretende il suo momento da primo attore, con monologhi fertili di pause seriose e sagaci esitazioni che concedono un bis di approfondimento ad un cenno d’applauso dei lettori. Un’occasione di lettura che consiglio come osservatorio privilegiato su una Russia che cambia i menù ma non gli ingredienti della sua cultura, di cui in parte l’Occidente è debitore (penso a Cechov e Tolstoj, passando da Cajkovsky, per citare i più citati nel libro, vodka a parte) e della sua atavica abilità a distruggere ciò che ha costruito... mio instagram libroso: claudio_musso
detto questo lo considero troppo pesante per poterlo consigliare anche perchè proprio a causa di questa resilienza il personaggio è troppo statico, mentre tutto attorno evolve, creando un effetto strano, dove sembra che lui continui a vivere nello stesso momento.