Bambini e adolescenti, al giorno d’oggi, sono ormai così integrati nello spazio digitale al punto che non ha più alcun senso parlare di possibile divieto totale, per i più piccoli, riguardo all’utilizzo dei dispositivi dotati di accesso ad Internet. Ha molto più senso, invece, insegnare ai baby-navigatori come occorre comportarsi in Rete, fornendo loro tutto il supporto necessario, allo scopo di salvaguardare e proteggere i piccoli esploratori del web nei confronti dei siti Internet che presentano contenuti indesiderati e potenzialmente nocivi. Per risolvere tale delicato problema, molti genitori ricorrono all’utilizzo di software specializzato, adibito alla protezione degli utenti più piccoli della Rete, il quale non solo limita l’accesso ai siti Internet indesiderati, ma provvede anche a segnalare determinati pericoli di cui i genitori debbono essere necessariamente a conoscenza (ad esempio i pericoli relativi a ciò che il bambino o l’adolescente cerca sul web durante la navigazione quotidiana, oppure le insidie correlate alle persone frequentate, dai baby-utenti, nello spazio virtuale della Rete) – ed offre, allo stesso modo, preziosi consigli e raccomandazioni sul modo in cui comportarsi in certe situazioni.
Per quel che riguarda, nello specifico, i prodotti Kaspersky Lab, le soluzioni di sicurezza appositamente sviluppate per tutelare i piccoli navigatori nell’insidioso mondo della Rete, sono rappresentate dal modulo “Parental Control” – componente di primaria importanza nell’ambito dei prodotti adibiti alla protezione degli utenti consumer – e dalla soluzione stand-alone denominata Kaspersky Safe Kids. Per avere la possibilità di riconoscere le attuali ed effettive minacce, i prodotti in questione raccolgono – in forma anonima – dati statistici riguardo ai contenuti potenzialmente pericolosi sui quali si può imbattere il bambino o l’adolescente durante l’esplorazione della Rete. Andremo quindi ad analizzare, nel presente report, i dati in tal modo raccolti, allo scopo di individuare con esattezza le risposte più appropriate ad una questione di fondamentale importanza per la sicurezza in Rete dei nostri figli: di cosa si interessano realmente i baby-utenti, quando navigano in Internet?
Modalità di raccolta dei dati statistici
Le soluzioni di sicurezza IT sviluppate da Kaspersky Lab effettuano, in primo luogo l’analisi del contenuto della pagina Internet alla quale cerca di accedere il bambino o il ragazzo che sta esplorando il web. Qualora il sito risulti appartenere ad una delle 14 categorie di siti Internet classificate come indesiderate, il modulo di protezione provvede ad inviare un’apposita notifica al Kaspersky Security Network (KSN), l’estesa rete globale di sicurezza da noi implementata attraverso specifiche infrastrutture “in-the-cloud”; nell’occasione, tuttavia, non vengono in alcun modo trasmessi i dati personali dell’utente, nel rispetto più totale della privacy. Riteniamo opportuno porre subito in evidenza, a tal proposito, due elementi che rivestono particolare importanza:
- In primo luogo, è il genitore stesso a decidere quali siano le categorie tematiche i cui contenuti debbono essere bloccati; la relativa configurazione della soluzione di sicurezza viene pertanto impostata in base alla specifica decisione adottata dall’adulto. I dati statistici, ad ogni caso, saranno poi raccolti, in forma del tutto anonima, relativamente a tutte le 14 categorie di siti web definite dai nostri esperti.
- In secondo luogo, per quel che riguarda, nella fattispecie, il report da noi stilato, i dati in esso inseriti sono stati raccolti esclusivamente attraverso i computer provvisti di sistema operativo Windows o Mac OS; il nostro resoconto, in effetti, non contempla i dati statistici relativi ai dispositivi mobile.
Attualmente, nei prodotti software di Kaspersky Lab dotati di specifiche funzioni di “Parental Control”, il filtraggio dei contenuti web avviene in base alle seguenti categorie tematiche:
- Supporti di comunicazione Internet
- Contenuti per adulti
- Alcolici, tabacco, narcotici
- Violenza
- Armi, esplosivi, pirotecnica
- Espressioni volgari, oscenità
- Gioco d’azzardo, lotterie, scommesse
- Giochi per computer
- Commercio elettronico
- Software, audio, video
- Reindirizzamento query HTTP
- Ricerca di lavoro
- Religioni, associazioni religiose
- Notizie
Fra tutte le categorie tematiche presenti nell’elenco qui sopra inserito, sono state da noi prescelte le sette categorie che, in base ai dati statistici da noi raccolti, sono risultate essere le più frequentate dal folto pubblico degli utenti più piccoli del web. Le rimanenti categorie tematiche, in effetti, hanno fatto registrare un numero di notifiche non particolarmente significativo (complessivamente, a livello globale, soltanto lo 0,84%); per tale motivo, non dedicheremo qui il nostro tempo alla loro analisi.
Il quadro della situazione mondiale
Vedremo, inizialmente, quali sono, al momento attuale, le categorie più “popolari” presso bambini e adolescenti di tutto il mondo; tali dati statistici, rilevati su scala planetaria, si basano sulle quote percentuali di utenti che hanno cercato di accedere ai siti web relativi alle corrispondenti categorie tematiche, in relazione al numero complessivo di utenti, nel mondo, del modulo di sicurezza “Parental Control” e del prodotto Safe Kids.
Suddivisione delle notifiche trasmesse dal modulo “Parental Control” e dal prodotto Safe Kids, in base alle 14 categorie di siti web indesiderati da noi definite – Situazione su scala mondiale, relativa al periodo maggio 2016 – maggio 2017
La ripartizione percentuale qui sopra evidenziata, relativa al livello di “popolarità” delle varie categorie tematiche, dimostra in maniera netta come le varie forme di comunicazione e socializzazione intrattenute attraverso social network, programmi di messaggistica istantanea e chat, continuino a rappresentare, tuttora, il “passatempo” largamente preferito, in Internet, da bambini e ragazzi. Spaventa poi, di sicuro, il fatto che i baby-navigatori dimostrino un interesse crescente nei confronti dei contenuti che caratterizzano la categoria “Alcolici, tabacco, narcotici” (14,13% contro il 9,12% da noi rilevato nell’analogo report stilato lo scorso anno), la quale ha in tal modo fatto retrocedere di una posizione, all’interno della speciale graduatoria, i “Giochi per computer”, che sono andati quindi ad occupare il terzo posto del rating. Rileviamo inoltre come, rispetto ad un anno fa, si siano scambiate le rispettive posizioni occupate in classifica le categorie “Software, audio, video” (6,23%) e “Commercio elettronico” (4,45%); quest’ultima si situa, adesso, in quinta posizione, mentre la prima è andata ad occupare la quarta piazza del ranking.
I dati qui sopra illustrati riflettono, come abbiamo sottolineato, il quadro complessivo della situazione, su scala mondiale. Tuttavia, le situazioni che si presentano nelle varie regioni geografiche mondiali possono di fatto risultare diverse, ed in effetti appaiono, in genere, ben distinte! Esamineremo pertanto in dettaglio, qui di seguito, ciò che interessa maggiormente i navigatori più piccoli della Rete situati in ogni angolo del pianeta; proveremo ugualmente a determinare i motivi e gli elementi che possono aver condizionato il formarsi e la diversificazione di simili interessi.
Differenze esistenti tra le varie macro-regioni geografiche
Per condurre la nostra indagine, abbiamo scelto sei categorie, tra quelle che fanno parte dell’elenco delle categorie tematiche maggiormente frequentate. Non abbiamo quindi provveduto ad esaminare, nello specifico, la categoria denominata “Espressioni volgari, oscenità”, visto che tali contenuti possono essere visualizzati su qualsiasi sito web e non rappresentano, di fatto, motivo di particolare interesse per ragazzi e bambini.
Per poter effettuare le debite comparazioni, sono state da noi definite sette macro-regioni geografiche (sottolineiamo, nella circostanza, come le lingue parlate in tutti i paesi presenti nell’elenco qui sotto inserito siano effettivamente supportate dal software di Kaspersky Lab adibito alla protezione degli utenti più piccoli della Rete):
- America Settentrionale (Stati Uniti, Canada)
- Europa Occidentale (Austria, Belgio, Gran Bretagna, Irlanda, Germania, Liechtenstein, Lussemburgo, Monaco, Francia, Svizzera, Danimarca, Svezia, Spagna, Italia)
- Comunità degli Stati Indipendenti (СSI) – (Russia, Bielorussia, Kazakhstan)
- America Latina (Argentina, Brasile, Haiti, Guatemala, Honduras, Repubblica Dominicana, Colombia, Messico, Panama, Uruguay, Cile, Ecuador, Porto Rico, Venezuela)
- Asia (Cina, Singapore, Hong Kong, Macao, Taiwan, Giappone, Corea)
- Mondo Arabo (Algeria, Bahrein, Djibouti, Egitto, Iran, Iraq, Giordania, Kuwait, Libia, Sudan, Tunisia, Emirati Arabi Uniti, Yemen, Arabia Saudita)
- Oceania (Australia, Nuova Zelanda)
Sulla base delle varie macro-regioni geografiche selezionate, è emersa la seguente ripartizione degli interessi manifestati dai piccoli navigatori del web:
Indici percentuali relativi alle categorie di siti web che compongono la TOP 6, ripartiti in base alle diverse regioni geografiche – Situazione relativa al periodo maggio 2016 – maggio 2017
Come evidenzia il grafico qui sopra riportato, nell’Europa Occidentale, nel Nordamerica e in Oceania, bambini e adolescenti frequentano i social network, ed utilizzano la messaggistica istantanea, quasi con la stessa frequenza con cui essi si recano sui siti web dal contenuto dedicato a tematiche inerenti a tabacco, alcolici e narcotici. Rileviamo, inoltre, come nei paesi arabi gli utenti più piccoli della Rete frequentino i social network, attraverso i loro computer, con una frequenza decisamente elevata, di gran lunga superiore agli analoghi valori percentuali fatti registrare dai baby-navigatori che abitano nelle altre macro-aree geografiche. In Asia, poi, bambini e ragazzi mostrano un interesse, nei confronti dei siti Internet con contenuti a carattere pornografico, e nei confronti delle piattaforme di shopping online, nettamente superiore a quanto avviene nelle altre zone mondiali.
È particolarmente curioso osservare, infine, come gli interessi dimostrati nel mondo di Internet da parte dei piccoli esploratori del web situati sul territorio dei paesi che fanno parte della Comunità degli Stati Indipendenti, e sul territorio delle nazioni ubicate nell’America Latina – siano effettivamente molto simili: predomina la frequentazione dei siti che permettono di comunicare e socializzare in Rete, anche se, entro i confini della СSI, tale quota percentuale risulta leggermente inferiore. In queste due macro-regioni, il secondo posto della graduatoria inerente alle preferenze manifestate dai più piccoli durante la navigazione in Internet, è occupato dalla categoria relativa ad alcool e tabacco, il cui gap percentuale, rispetto alla categoria tematica che comprende i social network, risulta tuttavia decisamente elevato. I “Giochi per computer”, da parte loro, si situano in terza posizione.
Vedremo, più avanti, a cosa sia effettivamente correlata la situazione qui sopra descritta, esaminando separatamente ognuna delle sei categorie in questione.
Differenze esistenti tra i vari paesi
Per comprendere su quale base poggi, di fatto, una simile ripartizione degli interessi manifestati online dai bambini e dagli adolescenti che vivono nelle varie regioni geografiche citate in precedenza, abbiamo selezionato, per ogni parte del mondo, alcuni paesi, ed abbiamo poi esaminato in maniera ancor più dettagliata la situazione relativa a questi ultimi, sempre nell’ambito di ognuna delle sei categorie che godono di maggior “popolarità” presso il pubblico dei baby-utenti della Rete. Così come abbiamo fatto per i grafici qui sopra inseriti, è stata da noi considerata, per effettuare le consuete ed importanti comparazioni, la quota percentuale relativa agli utenti che hanno visitato i siti web riconducibili ad una determinata categoria tematica, in relazione al numero totale di utenti che si avvalgono del modulo “Parental Control” e del prodotto Kaspersky Safe Kids.
Iniziamo la nostra speciale rassegna con la categoria “Supporti di comunicazione Internet” (social network, messenger, chat e forum), la quale detiene, complessivamente, la leadership dell’apposito rating da noi elaborato.
Supporti di comunicazione Internet
Desideriamo porre in evidenza, innanzitutto, come dallo scorso anno si osservi, ormai, la specifica tendenza che vede diminuire il grado di “popolarità” riguardo all’utilizzo dei social network attraverso il computer. In Gran Bretagna, ad esempio, il numero delle visite relative a pagine web ascrivibili alla categoria che racchiude i social network è sceso di oltre il 10%, mentre negli Stati Uniti tale diminuzione è risultata quasi pari al 15%. Il prodursi di questa singolare circostanza è stato da noi spiegato con il fatto che è indubbiamente più comodo ed agevole utilizzare i social network attraverso il proprio smartphone, visto che in tal modo si ha la possibilità di essere sempre online.
Livello di popolarità, nei vari paesi, della categoria tematica “Supporti di comunicazione Internet” – Situazione relativa al periodo maggio 2016 – maggio 2017
In alcuni paesi, tuttavia, dove l’Internet mobile non è così sviluppato, oppure i genitori, per vari motivi, non si affrettano di certo ad acquistare uno smartphone ai propri figli, la piattaforma di elezione, per comunicare e socializzare in Rete, continua a rimanere il PC.
Il grafico qui sopra inserito evidenzia come le quote percentuali più contenute, per ciò che riguarda l’accesso ai social network mediante l’utilizzo del personal computer, siano state riscontrate relativamente a Gran Bretagna (20,57%), Cina (26,11%), USA (27,68%) e Germania (28,49%). Gli indici in assoluto più elevati sono stati invece fatti registrare dagli utenti situati in Egitto (88,12%), Arabia Saudita (82,99%) e Messico (77,70%), paesi in cui, evidentemente, bambini e ragazzi preferiscono comunicare e socializzare attraverso il computer.
I social network maggiormente frequentati dai baby-navigatori situati nelle varie regioni geografiche mondiali, sono risultati essere Facebook, Twitter, Pinterest, Google+ e, piuttosto sorprendentemente, Instagram, sebbene quest’ultimo sia quasi del tutto orientato verso i dispositivi mobile, visto che il servizio non offre la possibilità di pubblicare foto dal computer (solo attraverso determinati siti ed applicazioni sviluppate da terze parti).
Suddivisione del livello di popolarità, nelle varie regioni geografiche, dei social network diffusi su scala mondiale – Situazione relativa al periodo maggio 2016 – maggio 2017 (quote percentuali calcolate sul numero complessivo di utenti registrati per i cinque social network in questione)
Quasi in tutto il mondo, tra i social network diffusi su scala globale, viene data la preferenza a Facebook. Vi sono tuttavia dei paesi in cui le reti sociali a carattere “regionale” risultano maggiormente frequentate. È questo, ad esempio, il caso di Sina Weibo – un noto servizio di microblogging cinese – e del social network denominato Kaixin001, i cui livelli di popolarità appaiono significativamente superiori a quelli riscontrati riguardo ai concorrenti occidentali.
Ripartizione del livello di popolarità dei social network in Cina – Situazione relativa al periodo maggio 2016 – maggio 2017 (rispetto ai cinque social network diffusi su scala mondiale, da noi prescelti)
In Giappone, invece, nonostante la presenza di Mixi – un esteso social network particolarmente frequentato e diffuso presso gli utenti situati nel Paese del Sol Levante – bambini e ragazzi, sui computer dei quali risulta installato il modulo di controllo parentale sviluppato da Kaspersky Lab, danno nettamente la preferenza a Twitter e Facebook:
Ripartizione del livello di popolarità dei social network in Giappone – Situazione relativa al periodo maggio 2016 – maggio 2017 (rispetto ai cinque social network diffusi su scala globale, da noi prescelti)
In Russia, invece, bambini e adolescenti utilizzano principalmente i social network nazionali, quali “VKontakte” e “Odnoklassniki”
Ripartizione del livello di popolarità dei social network in Russia – Situazione relativa al periodo maggio 2016 – maggio 2017 (rispetto ai cinque social network diffusi su scala globale, da noi prescelti)
I social network ed i messenger costituiscono indubbiamente, nell’ambito di Internet, degli strumenti particolarmente comodi e convenienti per poter comunicare, conoscere nuove persone e scambiare informazioni di vario genere. Molti social network, poi, non si limitano esclusivamente a tali funzioni, ma offrono anche la possibilità di ascoltare musica e guardare dei video, talvolta persino di effettuare acquisti o vendite di qualsiasi genere di articolo. Occorre ad ogni modo sottolineare come, in pratica, tutti i contenuti pubblicati sui social network, vengano creati dagli utenti stessi. Tale specifica circostanza fa sì che ad essa siano collegati determinati pericoli, rischi e minacce che possono influenzare in maniera profondamente negativa gli utenti più piccoli del web, i quali, per ovvi motivi, sono ancora impreparati ad affrontare un ambiente digitale particolarmente “crudo”, temibile ed insidioso.
Sui social network si presentano, essenzialmente, due diversi tipi di minacce: quelle relative ai contenuti pubblicati e quelle di natura prettamente “sociale”. Le minacce legate ai contenuti possono riguardare, di fatto, le pubblicazioni più disparate, e le community più diverse, in cui, ad esempio, si ricorre all’utilizzo della pornografia, oppure vengono mostrate scene di violenza; un altro pericolo latente è poi rappresentato dalle informazioni sulle droghe. Alle minacce di tipo “sociale” sono invece correlati spiacevoli fenomeni quali il cyber-bullismo, il trolling, il sexting e le estorsioni a sfondo sessuale (sextortion); a tutto questo si aggiungono, inoltre, le manipolazioni di natura psicologica da parte di certi adepti di sette, i quali perseguono lo scopo di ingrossare le loro fila grazie all’innato senso di fiducia proprio dei bambini. Ed ancora: non possiamo di certo ignorare i truffatori della Rete, sempre a caccia di profitti illeciti, i quali, talvolta, possono sfruttare bambini e adolescenti per rubare cospicue somme di denaro ai genitori degli stessi.
Tutte queste temibili insidie, tutti questi pericoli possono essere evitati nel momento in cui si procede a monitorare con particolare attenzione gli interessi palesati dal bambino, o le frequentazioni avviate da quest’ultimo, non solo nella vita di tutti i giorni, ma anche nell’ambito dei social network. Si rivela pertanto indispensabile spiegare ai nostri figli quali regole di comportamento debbano essere adottate non soltanto nei luoghi pubblici “tradizionali”, ma anche in un ambiente digitale, visto che quest’ultimo può ugualmente essere, a tutti gli effetti, un luogo pubblico.
Alcolici, tabacco, narcotici
La categoria successiva, che ci accingiamo ad esaminare, sta purtroppo acquisendo un livello di popolarità crescente, presso gli utenti più piccoli della Rete: si tratta della categoria tematica denominata “Alcolici, tabacco, narcotici”.
Livello di popolarità, nei vari paesi, della categoria tematica “Alcolici, tabacco, narcotici” –
Situazione relativa al periodo maggio 2016 – maggio 2017
Il primo posto, nell’ambito della speciale graduatoria relativa ai paesi in cui tale categoria riscuote la maggiore popolarità, risulta occupato dalla Gran Bretagna (37,56%); seguono, nelle immediate posizioni di rincalzo, Canada (34,32%) e Stati Uniti (31,92%). Presumiamo che un livello di popolarità così alto possa essere correlato al fatto che, in tali paesi, bambini e ragazzi possono ad esempio imbattersi spesso, per quel che riguarda il fumo o il consumo di alcool, in certe scene presenti nei film, e cercano quindi di ottenere ulteriori informazioni, su tali argomenti, proprio in Internet. La stessa identica situazione si presenta con le droghe, tanto più che in alcuni stati degli USA la marijuana è di fatto legalizzata.
Lo scorso anno avevamo già rilevato una precisa tendenza riguardo al considerevole incremento del numero di notifiche emesse dal modulo di sicurezza in relazione a queste pericolose tematiche. La spiegazione da noi fornita, riguardo al manifestarsi di tale preoccupante fenomeno, indicava come le tematiche inerenti ad alcolici, tabacco e narcotici fossero purtroppo divenute parte della “cultura” adolescenziale, a seguito del particolare risalto dato a tali argomenti in certi blog, film o musiche. Segnaliamo, inoltre, come nel corso di questo ultimo anno pare essere divenuta molto popolare, tra gli adolescenti, una particolare “alternativa” al fumo; si tratta dei cosiddetti “vape”, dispositivi elettronici per l’inalazione di vapore, con tanto di specifica aromatizzazione.
Non è ancora del tutto chiaro se una simile alternativa possa essere dannosa per l’organismo, ma nell’ambito della categoria “Alcolici, tabacco, narcotici”, abbiamo deciso di dedicare ad essa le dovute e necessarie attenzioni. La categoria in questione è stata quindi estesa anche alla tematica riguardante i “vape”; questo ha fatto sì che aumentasse il numero complessivo delle notifiche di allerta trasmesse dal nostro modulo di sicurezza: tutto ciò, naturalmente, ha avuto ampi riflessi sui dati statistici da noi raccolti.
Giochi per computer
I giochi rappresentano, di sicuro, una parte integrante ed imprescindibile del periodo infantile e adolescenziale. I giochi per computer, poi, affascinano non solo i più piccoli, ma anche molti adulti. Immergendosi in qualsiasi tipo di attività ludica di tal genere, la persona non solo viene interamente assorbita dalle dinamiche del gioco, ma finisce inevitabilmente per interessarsi alle più svariate “mode”, ai più diversi “codici” o “abitudini” che imperano, sul momento, in Internet.
Livello di popolarità, nei vari paesi, della categoria tematica “Giochi per computer” –
Situazione relativa al periodo maggio 2016 – maggio 2017
Quelli che si interessano maggiormente ai giochi per computer sono, di fatto, i bambini ed i ragazzi che vivono in Gran Bretagna (26,43%), Canada (24,95%), Australia (19,60%) e Stati Uniti (19,11%). In Egitto (1,66%), in Arabia Saudita (3,59%) e in Italia (4,97%) i baby-navigatori preferiscono piuttosto frequentare i social network, anziché giocare online attraverso il proprio computer.
Per avere un quadro completo in merito a quali siti web, tra quelli dedicati alla tematica del gaming, si interessi maggiormente il pubblico dei piccoli internauti di tutto il mondo, abbiamo selezionato le risorse web in tal senso più “popolari” (in base ai dati ottenuti attraverso i nostri utenti), analizzando poi in quali regioni geografiche determinati siti godano di particolare popolarità.
Ripartizione del livello di popolarità, nelle varie macro-regioni geografiche, dei siti di gaming online – Situazione relativa al periodo maggio 2016 – maggio 2017
È emerso che, in tutte le macro-aree geografiche da noi definite, ad eccezione dei paesi dell’Estremo Oriente asiatico e di quelli che fanno parte della Comunità degli Stati Indipendenti, i bambini e gli adolescenti visitano con maggiore frequenza il sito Roblox, nota piattaforma MMORPG (Massively Multiplayer Online Role-Playing Game). Ora, sappiamo bene che il dedicarsi in maniera incontrollata a tale tipologia di giochi può dar luogo a serie forme di spossatezza, può produrre evidenti difficoltà a livello di socializzazione, oppure generare problemi di natura psicologica. Tuttavia, vi sono giochi MMORPG di vario tipo, e la piattaforma di gaming online Roblox, al pari di Minecraft, gioco ben noto a tutti, può rivelarsi utile per lo sviluppo del pensiero creativo e delle facoltà di immaginazione del bambino. Ad ogni caso, anche se esistono giochi con effettive finalità di crescita e di sviluppo, il genitore dovrà pur sempre controllare la quantità di tempo che il bambino o il teen-ager spende in tali attività di gioco, al fine di evitare qualsiasi genere di dipendenza da parte del minore.
Nei paesi CSI e in Asia, il sito Internet più visitato, per quel che riguarda la tematica dei giochi per computer, si è rivelato essere Steam, un enorme negozio online dedicato al gaming, il quale comprende una vasta community di gamer e prevede, tra l’altro, l’utilizzo di un apposito client per PC. Il client in questione consente di scaricare ed eseguire i giochi, scrivere recensioni, effettuare la compravendita di elementi di gioco o delle carte collezionabili di Steam, etc. Occorre precisare, a tal proposito, che i dati statistici non tengono conto dell’interazione che avviene tra il gamer ed il client Steam; si può pertanto presumere che l’effettiva popolarità di tale piattaforma di gioco possa essere decisamente superiore. Il problema, ad ogni caso, consiste nel fatto che attraverso Steam è possibile giocare con qualsiasi gioco per computer, incluso quelli che non presentano contenuti adatti ad un pubblico di bambini o adolescenti. Dall’altro lato, risulta piuttosto incoraggiante il livello di popolarità raggiunto dai giochi Roblox e Minecraft; quest’ultimo, in alcuni paesi, viene persino utilizzato nell’ambito dell’istruzione scolastica.
Software, audio, video
Fanno parte di tale categoria i siti web che consentono di poter ascoltare musica o guardare film online, i video pubblicati su YouTube, i siti adibiti allo storage dei più svariati programmi, i torrent, e molto altro ancora.
Livello di popolarità, nei vari paesi, della categoria tematica “Software, audio, video” –
Situazione relativa al periodo maggio 2016 – maggio 2017
È risultato, in base ai dati da noi raccolti, che sono i bambini e gli adolescenti che vivono in Cina a passare la maggior quantità di tempo nel guardare video ed ascoltare musica in Internet. Nel segmento cinese della Rete, il sito web più visitato, tra quelli riconducibili a tale categoria tematica, si è rivelato essere Kuwo.cn (dedicato all’ascolto di musica online).
Così come un anno fa, il sito in assoluto più visitato, su scala mondiale, fra quelli appartenenti alla suddetta categoria, è risultato essere YouTube. Nei paesi occidentali, inoltre, gode di notevole popolarità Netflix, la celebre piattaforma di streaming specializzata nel fornire ai propri utenti film e serial televisivi di ogni genere. Entro i confini della Comunità degli Stati Indipendenti, poi, risultano ancora piuttosto diffusi i siti che permettono la visione gratuita online – non del tutto legittima – di film e cartoni animati, così come i tracker torrent, tutt’altro che sicuri, visto che, assieme ad un film o alla versione pirata di un qualsiasi videogioco, si può anche scaricare, sul proprio computer, un indesiderato programma malware.
Per ciò che riguarda, infine, i siti web quali, ad esempio, YouTube, non bisogna comunque ritenere che gli stessi siano assolutamente sicuri per il pubblico dei bambini e degli adolescenti.
Commercio elettronico
Ogni anno, un numero sempre maggiore di negozi “tradizionali” apre una propria rappresentanza online; molti negozi, poi, sono presenti esclusivamente in Rete. E cosa c’è di più semplice che scegliere, senza nemmeno alzarsi dal proprio divano, qualsiasi cosa si desideri, per poi effettuarne il pagamento solo con un paio di click? Di fatto, la pensano allo stesso modo anche molti baby-utenti del web, in molti paesi del mondo.
Livello di popolarità, nei vari paesi, della categoria tematica “Commercio elettronico” –
Situazione relativa al periodo maggio 2016 – maggio 2017
Osserviamo, in primo luogo, come bambini e adolescenti cinesi (15,44%) e giapponesi (13,93%) si interessino agli acquisti online con maggior frequenza rispetto ai coetanei che abitano in altri paesi. I loro siti web preferiti si sono rivelati essere i seguenti: aliexpress.com, amazon.co.jp ed il sito giapponese rakuten.ne.jp. Presso i bambini europei e statunitensi, invece, risulta particolarmente diffuso l’utilizzo di eBay. Tutti i siti qui sopra elencati sono dei veri e propri mercati online, dove, in pratica, è possibile comprare tutto ciò che si desidera.
Naturalmente, raccomandiamo a tutti i genitori di controllare le attività svolte attraverso il proprio account aperto presso il negozio online, e di uscire sempre dall’account una volta completato l’acquisto. Il fatto è che, in molti negozi Internet, è presente la funzione che permette di memorizzare i dati relativi alla carta di credito nell’account personale dell’acquirente, per fare in modo che, la volta successiva, non sia più necessario inserire nuovamente tali dati. In questa maniera, chiunque acceda al negozio online attraverso un simile account, che prevede il salvataggio dei dati inerenti alla credit card, potrà, con un semplice paio di click, procedere al pagamento di qualsiasi ordine, pur non essendo in possesso di alcuna informazione riguardo alla carta bancaria in uso. Per evitare che ciò possa accadere, occorre sempre uscire dall’account del negozio online, non salvando, inoltre, la relativa password nel browser, oppure bisogna rimuovere i dati inerenti alla carta di credito (o non confermare il salvataggio degli stessi) dopo ogni acquisto effettuato. In generale, si raccomanda di avere a disposizione, in presenza di un bambino, due diversi account nel sistema operativo di cui si fa uso, affinché i dati sensibili utilizzati dal genitore (password per l’accesso ai vari siti Internet, cronologia del browser web, dati relativi alle carte di credito) non entrino in possesso del baby-navigatore.
Contenuti per adulti
Nella parte finale del nostro report esamineremo la categoria “Contenuti per adulti”. In generale, il compito specifico che prevede di proteggere i bambini nei confronti delle tematiche riservate ad un pubblico adulto – ad esempio le tematiche sessuali – non ha mai, ed in alcun modo, perso la sua particolare rilevanza. Tuttavia, con l’avvento di Internet, sono divenuti facilmente accessibili, come mai prima, contenuti erotici e pornografici di ogni genere, ed i bambini, purtroppo, capiscono bene tutto questo. È ad ogni caso difficile immaginare che il baby-navigatore possa trascorrere tutto il giorno a guardare siti pornografici; prova ne è il fatto che gli indici relativi alla categoria “Contenuti per adulti” non presentano, in genere, valori così elevati.
Livello di popolarità, nei vari paesi, della categoria tematica “Contenuti per adulti” –
Situazione relativa al periodo maggio 2016 – maggio 2017
Secondo i dati statistici da noi raccolti, i contenuti per adulti stanno divenendo sempre meno diffusi presso il pubblico dei più giovani esploratori del web; tuttavia, come abbiamo sottolineato ed avvertito attraverso l’analogo articolo analitico pubblicato lo scorso anno, non bisogna in alcun modo ritenere che bambini e adolescenti, attualmente, frequentino in misura minore i pornositi. È ad esempio possibile che i più piccoli lo facciano, sempre più di frequente, utilizzando i dispositivi mobile.
Il grafico qui sopra riportato evidenzia, di fatto, come siano i bambini ed i ragazzi residenti in Cina (8,82%) e in Giappone (5,66%) a manifestare in maniera netta – rispetto ai coetanei che abitano negli altri paesi e nelle altre regioni geografiche – l’interesse maggiore nei confronti dei contenuti per adulti. È possibile che la ragione di tutto ciò sia da imputare ai fumetti ed ai cartoni animati a sfondo erotico e pornografico, molto popolari in Asia. In Giappone, ad esempio, vi sono enormi negozi specializzati proprio nella vendita di simili prodotti. Per contro, coloro che si dimostrano interessati meno di tutti gli altri alla pornografia, sono i bambini e gli adolescenti situati sul territorio dell’Arabia Saudita (0,23%) e degli Emirati Arabi Uniti (0,16%); verosimilmente, ciò è correlato alle rigide tradizioni culturali presenti nella società araba.
Conclusioni
Sulla base dei dati statistici da noi raccolti ed elaborati, è possibile vedere come il numero delle visite – effettuate dai baby-navigatori attraverso il proprio PC – sui siti web riconducibili alle varie tematiche, dipenda in gran parte dal livello di sviluppo delle infrastrutture Internet di cui è provvista la regione geografica in cui essi vivono, dalle disponibilità finanziarie dei genitori, e da determinate peculiarità di natura culturale.
Sono ormai alcuni anni che si manifesta la precisa tendenza che vede un continuo aumento del grado di diffusione di smartphone e tablet. Al giorno d’oggi, quasi ogni bambino, o ragazzo, che dispone dell’accesso ad un tablet o ad un telefono, è in grado di utilizzare questi ultimi meglio di un PC, e questo avviene fin dalla più tenera età. Tali specifiche circostanze pongono in risalto come, sia gli sviluppatori di software adibiti alla protezione dei più piccoli durante la navigazione in Internet, sia gli stessi genitori, debbano di sicuro tenere il passo con il rapido sviluppo tecnologico dei bambini.
I genitori, ad ogni caso, non devono fare affidamento soltanto sull’utilizzo di opportuni strumenti tecnici. Si rivela in effetti necessario non solo controllare la permanenza di bambini e adolescenti in Rete, ma anche sviluppare un’adeguata alfabetizzazione digitale, sia per se stessi, sia per quel che riguarda i propri figli. È ugualmente indispensabile, infine, costruire un solido rapporto di fiducia con questi ultimi: se, ad esempio, il baby-utente viene sgridato per il fatto di frequentare i social network, nel caso in cui sorga una situazione di effettivo pericolo, il bambino avrà probabilmente paura a rivolgersi al genitore per ottenere un aiuto, e verrà pertanto lasciato da solo con il suo problema.
Ecco di cosa si interessano bambini e adolescenti in Internet