2020 con ILS

Il 2020 è stato per tutti un anno anomalo e costellato di difficoltà, da cui sono emerse nuove sfide non solo dal punto di vista sociale ma anche tecnico. E Italian Linux Society ha continuato la sua propria missione di promozione, divulgazione e sensibilizzazione nei confronti del software libero e open source, tantopiù in un momento in cui la tecnologia è diventata strumento di mediazione per pressoché ogni tipo di interazione e attività.
Qui un riassunto di quanto compiuto negli scorsi dodici mesi:

  • il Linux Day, la principale manifestazione nazionale per la promozione di Linux e del software libero, quest'anno non ha potuto essere animato dai numerosi eventi locali che abitualmente lo caratterizzano e si è eccezionalmente svolto interamente online. L'evento, articolato su due giorni e patrocinato dal Ministero per l'Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, è stato occasione per far incontrare almeno virtualmente centinaia di appassionati e curiosi da ogni parte d'Italia, inclusi i tanti che spesso non possono partecipare al Linux Day nella sua forma classica a causa di vincoli e limiti geografici. Tra gli "effetti collaterali" di questa iniziativa senza precedenti troviamo l'allestimento della piattaforma di streaming audio/video, realizzata con la collaborazione dell'associazione GARR e che contiamo di mettere a disposizione di coloro che vorranno organizzare altri eventi online senza necessariamente dipendere da YouTube o altri servizi proprietari (come già accaduto ad inizio dicembre, quando abbiamo avuto il piacere di ospitare la conferenza LibreItalia); la messa in opera di video.linux.it, istanza PeerTube amministrata da ILS su cui sono stati pubblicati tutti i video della manifestazione e che sarà progressivamente aperta anche ai contenuti dei Linux Users Groups italiani; il "Premio Jacopo Crivelli", per i quali sono stati raccolti circa 2000 euro destinati all'associazione Informatici Senza Frontiere per progetti dedicati al recupero di hardware
  • per reagire alla chiusura delle scuole e all'esigenza pressante di strumenti online per la didattica a distanza abbiamo allestito una pagina web che enumera i fornitori professionali di piattaforme libere e aperte, che tra agosto e settembre è stata oggetto di diverse campagne pubblicitarie sui social network al fine di mettere in evidenza le alternative open source alle più note soluzioni proposte da Google o Microsoft (proprietarie, restrittive, e - a luglio - giudicate addirittura illegali dalla Corte di Giustizia della Corte Europea)
  • le due principali riforme interne ad ILS attivate a inizio 2020, le Sezioni Locali ed il programma di sponsorizzazioni, hanno subito riscontrato un notevole successo: in breve tempo sono state instaurate le prime cinque sezioni (a Torino, Firenze, Bari, Novate Milanese e San Dona' di Piave), che vanno ad affiancarsi alle numerose altre associazioni che hanno aderito ad Italian Linux Society, ed altrettante sono state le aziende che ci hanno supportato nel corso dell'anno. Confidiamo anche nel 2021 di estendere ancora il coinvolgimento delle realtà sia divulgative che professionali, per consolidare la rete di promozione e supporto del software libero nel nostro Paese ed innescare inedite dinamiche di collaborazione e condivisione
  • complice anche il Linux Day online, nel 2020 sono state spedite oltre 300 buste di adesivi gratuiti: numerose sono state le richieste arrivate in particolare da studenti e insegnanti per la distribuzione in aula, ma anche da tecnici del settore IT, dipendenti di pubbliche amministrazioni, o semplici appassionati di ogni tipo
  • abbiamo instaurato un Help Desk via email, complementare ai tanti sportelli di assistenza gestiti dai Linux Users Groups cittadini (che in molti casi hanno dovuto essere sospesi a causa del lockdown) e che possa almeno parzialmente aiutare coloro che usano - o vorrebbero usare - Linux ma hanno riscontrato qualche problema tecnico
  • abbiamo avuto modo di commentare il Piano Triennale per l'Informatica nella PA 2020/2022 pubblicato dall'Agenzia per l'Italia Digitale, reiterando la disponibilità di Italian Linux Society ad aiutare soprattutto i piccoli enti con gli aspetti tecnici, legali e operativi della pubblicazione del proprio codice sorgente (come richiesto dal Codice di Amministrazione Digitale). Altre iniziative seguiranno su questo fronte nei prossimi mesi, al fine di monitorare l'andamento dei lavori previsti dal Piano
  • è stato siglato un protocollo di intesa con l'associazione Wikimedia Italia, punto di riferimento per la cultura libera nel nostro Paese: l'intento è quello di attivare reciproche collaborazioni sull'ampio tema delle libertà digitali, di cui il primo esempio è stato il bando che ha finanziato spettacoli teatrali dedicati a questi argomenti
  • infine abbiamo recentemente presentato un esposto alla Corte dei Conti relativo ad una grave limitazione che tocca un grosso fornitore di software adottato da tanti piccoli comuni italiani (circa 1700, secondo le nostre stime), che impedisce l'adozione di formati documentali liberi e aperti come altrimenti richiesto dalle Linee Guida di AgID. Stiamo ancora aspettando un responso alla nostra segnalazione, ma anche in questo caso non mancheranno nei mesi a venire nuove iterazioni sullo stesso tema

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Formati Digitali: Esposto alla Corte dei Conti

Una indagine condotta negli scorsi mesi ha fatto emergere una situazione piuttosto grave nei confronti dell'adozione del software libero e opensource da parte di centinaia di piccole amministrazioni pubbliche: uno dei maggiori fornitori di software gestionale documentale, adottato da circa 1700 comuni in tutta Italia, supporta esclusivamente documenti prodotti nei formati proprietari gestiti da Microsoft Office, di cui raccomanda caldamente l'utilizzo (alimentando inoltre la sua propria attività di rivendita di licenze).

È stato pertanto presentato un esposto alla Corte dei Conti (precisamente alla Sezione di Controllo sugli Enti e alla Sezione Centrale di Controllo sulla Gestione delle Amministrazioni dello Stato) in cui si invita l'Autorità ad intervenire nei confronti del suddetto fornitore per ottenere una maggiore integrazione con i formati liberi e aperti raccomandati dall'Agenzia per l'Italia Digitale, al fine di raggiungere - con una singola azione - una più alta adesione agli standard tecnici e operativi definiti dalle norme.

Di seguito il testo inviato direttamente da Roberto Guido, presidente di Italian Linux Society:

Io sottoscritto Roberto Guido, [omissis: dati anagrafici], segnalo una anomalia molto diffusa tra i piccoli comuni distribuiti su tutto il territorio nazionale.

Con una minima attività di ricerca ho avuto modo di individuare alcuni bandi e assegnazioni, tutti pubblicati nel corso degli ultimi 12 mesi, con i quali diversi piccoli comuni hanno richiesto e acquisito licenze dell'applicativo software Microsoft Office, in diverse sue versioni e varianti ed in diversa quantità a seconda del caso.
Mi sono pertanto premurato di contattare individualmente i referenti di ciascuna gara per chiedere delucidazioni sulla mancata osservanza delle linee guida, malgrado la ben nota disponibilità di soluzioni alternative e maggiormente conformi, e le risposte ricevute (che allego a questo documento; purtroppo altri comuni contattati hanno ignorato del tutto la richiesta di accesso civico generalizzato eseguita ai sensi dell'articolo 5 del Decreto Legislativo 33/2013 e s.m.i.) sono state tra loro sorprendentemente simili: pur esistendo una varietà di fattori più o meno specifici quello espresso da tutti è l'incompatibilità del sistema gestionale informatico attualmente in uso da ciascuno con documenti generati in formati diversi da quelli propri ed esclusivi di Microsoft Office: taluni citano proprie esperienze negative avute usando altri formati digitali (che hanno comunque, di propria lodevole iniziativa, tentato di adottare), altri menzionano esplicite raccomandazioni da parte del fornitore del sistema gestionale.
Indagando ulteriormente ho dovuto prendere atto che tutti i sopra citati comuni coinvolti, pur essendo distribuiti in diverse zone del nostro Paese, condividono il medesimo fornitore di servizi gestionali informatici, ovvero la società Halley Informatica s.r.l., la quale risulta (a seguito di una ricerca forse superficiale e non esaustiva, ma comunque indicativa) ricoprire lo stesso ruolo nei confronti di circa 1700 comuni italiani. Date le unanimi testimonianze allegate si può assumere che tutti questi 1700 soggetti siano altrettanto vincolati all'adozione dell'unica soluzione software supportata e pertanto alla massiccia e reiterata inosservanza di direttive governative che avrebbero altresì lo scopo di contenere e razionalizzare la spesa pubblica, armonizzare i processi ed i flussi informativi digitali e favorire la libera competizione sul mercato delle soluzioni IT.
La società Halley Informatica s.r.l., contattata sia tramite e-mail che tramite PEC per avere spiegazioni sulle limitazioni del servizio da essi erogato e per ricevere una eventuale indicazione sulla futura disponibilità del supporto ai formati digitali raccomandati dall'Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), non ha mai dato cenno di risposta.

Pertanto

Visto

  • l’articolo 68 del Decreto Legislativo 82/2005 e s.m.i. (anche noto come “Codice dell’Amministrazione Digitale”), che chiede alle pubbliche amministrazioni di acquisire “programmi informatici o parti di essi nel rispetto dei principi di economicità e di efficienza, tutela degli investimenti, riuso e neutralità tecnologica, a seguito di una valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico tra le seguenti soluzioni disponibili sul mercato”, nonché a prediligere software cosiddetto “libero” o a codice sorgente aperto;
  • le “Linee Guida su Acquisizione e Riuso di Software per le Pubbliche Amministrazioni”, pubblicate da AgID ed in vigore dal 09/05/2019 come riportato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 119 del 23/05/2019
  • le "Linee Guida sulla Formazione, Gestione e Conservazione dei Documenti Informatici", pubblicate da AgID ed in vigore dal 10/09/2020 come riportato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 259 del 19/10/2020
  • il Protocollo d’Intesa “Per la promozione e il monitoraggio della trasformazione digitale della Pubblica amministrazione”, siglato il 26/11/2019 tra il Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione Paola Pisano ed il Presidente della Magistratura Contabile Angelo Buscema finalizzato, tra le altre, a “favorire la diffusione di pratiche gestionali pubbliche che comportino risparmi di spesa e migliori performance dal punto di vista tecnologico”

Chiedo
All’Autorità in indirizzo di sollecitare, con i mezzi ed i canali che ritiene più idonei, la sopra citata società Halley Informatica s.r.l. affinché adegui il prima possibile i propri sistemi informatici ed i propri servizi digitali alle direttive in essere, garantendo pieno supporto ai formati documentali digitali espressamente raccomandati, oppure di valutare – insieme ad AgID – la revoca della qualifica di fornitore di servizi SaaS ("Software as a Service") alla stessa società Halley Informatica s.r.l., come previsto dall'articolo 6 della "Qualificazione Servizi SaaS per il Cloud della PA".

Linux Day 2020: Statistiche

Durante il Linux Day Online 2020 è circolato un questionario rivolto ai partecipanti: in 220 lo hanno compilato, e qui riassumiamo alcuni tratti salienti emersi dall'analisi dei risultati.


Di gran lunga, il maggior numero di partecipanti si trova in Lombardia. Che forse non a caso è anche la regione italiana col maggior numero di Linux Users Groups. Seguono Sicilia e Lazio, e via via tutte le altre regioni.


Il dato in assoluto più eclatante è quello delle persone che hanno partecipato quest'anno per la prima volta al Linux Day, pari a quasi il 40% di tutti coloro che hanno compilato il questionario. Evidentemente la modalità online è riuscita nell'intento di arrivare anche là dove normalmente non arriva il Linux Day fisico, andando a toccare un bacino assai più esteso del solito.


Come prevedibile la maggior parte dei partecipanti sono persone che lavorano nel settore IT, e che hanno dunque presumibilmente a che fare con Linux e con strumenti open source ogni giorno per mestiere, ma subito dopo si trova una larghissima fetta di studenti (soprattutto universitari). La partecipazione di altre tipologie di pubblico, benché più modesta, non è comunque trascurabile, in particolare quella degli insegnanti - che sono stati appositamente misurati con una opzione a loro dedicata nel questionario.


Prendendo in esame anche tutti gli altri caratteri rappresentati dal questionario, il pubblico è stato suddiviso in categorie nelle seguenti fasce:

  • Il primo segmento è composto da studenti, giovani, soprattuto delle regioni del Nord-est e del Centro, veterani del Linux Day (41 questionari).
  • Il secondo segmento si caratterizza da occupati nell’IT, relativamente giovani (19-30 anni) che partecipano per la prima volta al Linux Day (28 questionari).
  • Il terzo segmento è composto da occupati in settori non-STEM, di età variegata, che per lo più anche loro partecipano al Linux Day per la prima volta (47 questionari).
  • Il quarto sono informatici di professione, età dai 31 ai 65 (quindi più navigati del 2º segmento) (circa 60 questionari).
  • La quinta categoria, residuale, non rivela particolari qualità.

Si ringraziano Francesco Ariis, Stefania Delprete e Andrea Laisa per l'analisi.

Linux Day 2020: Grazie!

Sabato 24 e domenica 25 ottobre si è svolto il Linux Day 2020, in una inedita veste online.

È difficile stimare il numero di partecipanti reali e complessivi, ma si possono dare alcuni numeri per farsi una idea dell'impatto della manifestazione:

  • 8000 visite al sito www.linuxday.it/2020 nei due giorni
  • 1400 utenti sulla chat
  • una media globale di 340 viewer contemporanei sulle 16 ore di diretta streaming

Questo aggiornamento è però dedicato soprattutto a ringraziare le persone che hanno reso possibile questa iniziativa, non senza qualche sforzo e qualche sacrificio.

Staff tecnico:

  • Rosario Antoci (istanza Rocket Chat e istanza PeerTube)
  • Fabio Moriondo (istanze Big Blue Button)
  • Michele Tameni (streaming)
  • tante persone che lavorano presso l'associazione GARR, nei team di GARR Cloud e di GARR.tv, ed in particolare Massimo Carboni

Presentatori delle sessioni:

  • Francesco Alaimo (sessione Scuola, pomeriggio)
  • Stefania Delprete (sessione Applicazioni, mattino)
  • Giovanni Dodero (sessione Applicazioni, pomeriggio)
  • Edoardo Maria Elidoro (sessione Programmazione e sessione SysOps)
  • Roberto Guido (sessione Base)
  • Paolo Mauri (sessione Scuola, mattino)
  • Daniele Scasciafratte (sessione Approfondimenti)

Moderatori in chat:

  • Francesco Ariis @f-a
  • Andrea Laisa @amreo
  • Floriana Tabone @midna

Un ringraziamento va anche ai sostenitori di Italian Linux Society, che ci danno una mano per le spese (in particolare, nel contesto del Linux Day, per i costi di produzione e spedizione delle quasi 200 richieste di stickers arrivate in due giorni):

Grazie infine a tutti coloro che hanno supportato e promosso questa inedita iniziativa, dal suo concepimento all'implementazione.

Premio Jacopo Crivelli per il Linux Day 2020

Di seguito un comunicato che annuncia una brutta notizia ma anche una bella iniziativa: Jacopo Crivelli, socio fondatore di Libera Informatica (l'associazione da cui nasce la Sezione Locale ILS di Firenze), e' recentemente mancato in circostanze tragiche, e per rispondere a questa improvvisa perdita gli amici toscani stanno predisponendo un premio intitolato alla sua memoria da destinare ad uno dei talk del Linux Day 2020. Nell'esprimere il nostro cordoglio per questa perdita, ringraziamo i colleghi fiorentini per l'opportunità data ai relatori della manifestazione nazionale e per aver scelto questo modo per ricordare il loro (e un po' di tutti noi) amico.
Il 27 giugno 2020 è improvvisamente mancato Jacopo "Jack" Crivelli, socio fondatore delle associazioni Libera Informatica e Restarters Firenze.
Jack, perito elettronico, aveva le mani d'oro. Nelle case dei suoi numerosi amici, e non solo, c'è almeno un oggetto riparato da lui, o un’installazione di Software Libero.
Quasi 15 anni fa incontra il Software Libero attraverso il trashware. Negli anni successivi partecipa attivamente alla vita delle sue associazioni e diventa punto di riferimento per tutti noi, nell'ambito elettronico e informatico.
La sezione locale di Firenze intitola alla sua memoria un premio in denaro.
Sarà assegnato a uno dei progetti o iniziative presenti nel programma del Linux Day 2020; sceglieremo fra questi quello che pensiamo Jack avrebbe maggiormente apprezzato.

Chi desidera contribuire al premio può inviare un bonifico a Italian Linux Society con causale "Premio Jacopo Crivelli" :
Banca: Unicredit Banca
IBAN: IT 74 G 02008 12609 000100129899
Intestato a: ILS ITALIAN LINUX SOCIETY

Assegneremo il premio nei giorni successivi al Linux Day. La giuria sarà composta da soci e amici di Jacopo.

Grazie, saluti e buon Linux Day!
Gianna Papi, reference della Sezione Locale ILS di Firenze

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