Piano Nazionale Innovazione 2025

Martedi 17 dicembre, presso il Tempo di Adriano a Roma, Italian Linux Society ha partecipato alla presentazione del Piano Nazionale Innovazione 2025, elaborato dalla Ministra Paola Pisano ed illustrato alla presenza del Premier Giuseppe Conte.
Benché encomiabili siano l'impegno preso nei confronti della trasparenza (da attuare tramite la pubblicazione e l'aggiornamento di open data pubblici) e le misure pianificate per il sostegno all'imprenditoria italiana (spesso vessata dall'eccesso burocratico ed amministrativo), il documento pecca nell'identificare alcuni nodi strategici altresì già riconosciuti ed abbracciati nel resto d'Europa. Impossibile non notare il peso che all'interno del Piano Nazionale viene dato all'etica ed allo sviluppo inclusivo e sostenibile, considerati uno dei tre pilastri essenziali dell'intero apparato, ma altrettanto impossibile è non notare come non siano contemplati, in nessun modo ed in nessuna forma, temi di reiterato interesse economico, politico e sociale.

Privacy e tutela dei dati personali: già oggetto di diverse norme e regolamentazioni da parte della Commissione Europea, finalizzate ad arginare il quotidiano sopruso dei colossi digitali d'oltreoceano, non solo non trovano nessuno spazio nell'agenda del Ministero per l'Innovazione ma sono ulteriormente minacciate dalla cosiddetta "Identità Digitale", iniziativa orwelliana volta a centralizzare ancora più informazioni personali dei cittadini. Laddove SPID - il Sistema Pubblico di Identità Digitale, orientato a semplificare l'accesso degli utenti ai servizi della pubblica amministrazione - nasceva con un intento lodevole, tale percui la stessa Italian Linux Society ne ha sponsorizzato una implementazione libera per i maggiori CMS open source, la nuova Identità Digitale estende il suo ambito di azione molto oltre i limiti di quel che sarebbe lecito ed auspicabile.

Impatto della spesa pubblica: il Piano prevede generosi fondi destinati al sostegno delle startup innovative, ma non da alcuna indicazione sul tipo di startup che saranno finanziate né sulle condizioni con cui tali fondi saranno erogati. Già dal 2013 la Francia attua un programma per le "Startup di Stato", stimolando la creazione di nuovi servizi strumentali alla funzione pubblica e dunque al benessere dei cittadini, e tutto il software realizzato grazie ai finanziamenti statali così distribuiti viene pubblicato con licenza open source con l'evidente obiettivo di massimizzare e razionalizzare i benefici degli investimenti pubblici.

Scuola: anche se la Ministra Pisano, nel corso della presentazione, ha citato l'intento di portare il "coding" nelle aule, il Piano Nazionale lascia pochissimo margine per la scuola. Nessuna menzione alle risorse didattiche pubbliche e liberamente utilizzabili per l'insegnamento (che accelerano lo scambio di materiali, metodi e contenuti), nessuna suggestione sull'adozione di software libero e open source (che può essere legittimamente condiviso in classe tra gli studenti, per permetterne l'uso anche a casa senza incidere sulla spesa delle famiglie), nessun riconoscimento per le community spontanee di mutuo sostegno tecnologico e di auto-formazione digitale tra insegnanti (tra cui citiamo la mailing list Lavagna Libera). Per approfondimenti su queste tematiche rimandiamo al portale Scuola.Linux.it

Sovranità digitale: l'intera strategia attualmente operata da diversi Paesi europei per emanciparsi dalla dipendenza dei fornitori statunitensi di software e servizi viene liquidata in due righe di riferimento al progetto Gaia-X, ed il Piano Nazionale non annuncia nessun ruolo destinato all'Italia in tale scenario. Germania e Francia hanno già iniziato a mettere in opera soluzioni in-house per l'hosting di documenti ed informazioni (adottando, peraltro, la popolare piattaforma open source NextCloud), sia per limitare l'accesso a tali documenti ai propri organi statali che per premiare, in modo oculato e lungimirante, l'offerta di servizi IT da parte delle proprie aziende locali; in Italia sono previsti data center ed infrastrutture cloud, ma non viene specificato quali saranno i fornitori che ne fruiranno per erogare i propri servizi.

In conclusione: il Piano, nell'essere estremamente ampio e variegato, non tocca i punti cardine essenziali che dovrebbero collocare l'Italia in un contesto europeo - attento alla privacy, alla condivisione ed alla collaborazione - che gli sarebbe proprio. L'attività condotta negli ultimi anni da parte del Team Digitale, sul fronte dell'implementazione dei servizi di base e della spinta verso l'interoperabilità e la razionalizzazione dei costi anche per mezzo del modello open source, non può dirsi conclusa né sembra trovare pieno riscontro nella direzione presa dal nuovo Ministero per l'Innovazione.
Auspichiamo che siano comunque presi in considerazione anche questi fattori in fase di attuazione effettiva del Piano, per il bene dei cittadini, delle imprese, delle pubbliche amministrazioni e delle scuole del nostro Paese.

Il testo completo del Piano Nazionale è reperibile qui, e qua si trova la registrazione audio/video della conferenza di presentazione.

Sicurezza.Linux.it

Quello della sicurezza informatica è un tema di crescente interesse, data sia la pervasività delle tecnologie digitali che le loro implicazioni: sempre più dati, sempre più delicati e sensibili, sono conservati in archivi online cui potenzialmente possono accedere malintenzionati e truffatori che possono poi rivenderli o sfruttarli per azioni dannose.

Il software libero e opensource gode di un certo vantaggio nell'identificazione e nella correzione di problemi relativi all'accesso a queste informazioni, ma gran parte degli sforzi sono orientati alle applicazioni più popolari e conosciute. I progetti minori non sempre possono trarre beneficio da una ampia community che contribuisca a revisionare e perfezionare il codice, e - benché spesso utilizzati per gestire dati personali - sono a volte esposti ad un maggiore rischio di violazione.

Per questi motivi, e per un maggiore coinvolgimento attivo nell'ambito dello sviluppo opensource da parte dell'ampio pubblico che ha a cuore il tema, viene oggi lanciata l'iniziativa Sicurezza.Linux.it.

L'intento è quello di far incontrare gli sviluppatori con gli esperti (o aspiranti tali) di infosec, e far emergere problemi - e relative soluzioni - esistenti in progetti software meno noti ma non per questo meno sensibili ai rischi legati alla sicurezza. Periodicamente sarà proposto un nuovo progetto, con una opportuna istanza online su cui i white hat potranno sbizzarrirsi con test e prove e segnalare potenziali vulnerabilità, nonché ovviamente inviare le proprie patch e le proprie correzioni. Al termine di ogni campagna verrà redatto un report destinato agli sviluppatori del progetto, e sarà pubblicato l'elenco di coloro che maggiormente hanno contribuito a identificare, isolare, analizzare e correggere falle ed incongruenze.

Per contribuire a rendere il software libero più sicuro, consulta il sito Sicurezza.Linux.it e contribuisci con un pen test!

Per maggiori informazioni, e per sottoporre nuovi progetti all'iniziativa, scrivi a [email protected].

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Sezioni Locali: Prima Bozza

Come anticipato alla LUGConf tenuta a MERGE-it nel marzo 2018, Italian Linux Society si sta attrezzando per rivedere la sua organizzazione interna ed accogliere le cosiddette "Sezioni Locali": gruppi di appassionati che operano sul territorio per la promozione e la divulgazione di Linux e del software libero, e che possano appoggiarsi all'associazione ILS per quanto concerne le questioni burocratiche e fiscali (concessioni di spazi, sponsorizzazioni, partecipazione a bandi) pur senza l'onere di dover gestire una propria associazione.

È stata pubblicata una prima bozza di regolamento interno, da integrare successivamente nello Statuto stesso di Italian Linux Society, che definisce i parametri per la costituzione di una sezione e la sua gestione all'interno dell'associazione. Le Sezioni Locali saranno attivate a gennaio 2020, e fino ad allora accoglieremo feedback e suggerimenti da parte di chi è interessato a creare una sezione nella propria città, sia esso un Linux Users Group esistente o un inedito gruppo di volontari. Per commenti e considerazioni, scrivi a [email protected].

Dillo con uno Sticker!

Ogni anno, in occasione del Linux Day di fine ottobre, Italian Linux Society distribuisce a tutti gli organizzatori della manifestazione un pacco di spille e adesivi da distribuire al pubblico nel corso dell'iniziativa stessa.

Oggi estendiamo questa opportunità a tutti coloro che svolgono altre attività di divulgazione nel corso dell'anno, come corsi e incontri, o più semplicemente vogliono contribuire a promuovere Linux nel proprio ufficio o nella propria scuola. Chi vuole ricevere, gratuitamente, una busta di adesivi con il pinguino di linux.it e con il logo del software libero può inviare una mail a [email protected] indicando l'indirizzo per la spedizione postale e l'occasione e/o il luogo dove si intendono distribuire. Nel giro di un paio di settimane riceverà il plico.

Attenzione: non spediamo adesivi a titolo individuale, uno alla volta. Chi li chiede ne riceve almeno 20 per tipo e deve impegnarsi a distribuirli ad altri, prendendo parte attiva nella promozione di Linux!

Approfittiamo dell'occasione per ricordare a chi ha (o conosce) un negozio di informatica che offre assistenza su Linux che è ancora possibile chiedere l'adesivo di LinuxSi, da attaccare alla propria vetrina per segnalare la propria disponibilità professionale.

Assemblea ILS 2019

Dopo l'esperienza dello scorso anno a Torino nel contesto di MERGE-it, anche quest'anno l'assemblea dei soci ILS sarà tenuta in una grande città facilmente raggiungibile da tutti e sarà pubblica ed aperta a tutti coloro che vorranno partecipare.

In particolare l'ordine del giorno prevede un ampio spazio dedicato alla questione delle Sezioni Locali ILS, introdotta in occasione della scorsa LUGConf e che ha suscitato negli ultimi mesi interesse tra diversi Linux Users Groups italiani: l'intento è quello di far convergere in Italian Linux Society le associazioni ed i gruppi informali locali di promozione e supporto a Linux, al fine di accentrare e semplificare gli aspetti burocratici ed amministrativi pur mantendendo lo status di associazione e godendo dei vantaggi offerti dalla Riforma del Terzo Settore. I rappresentanti dei LUG interessati a questa opzione sono invitati a venire a discutere con noi modalità, vincoli e opportunità di tale iniziativa, al fine di meglio valutare la possibilità di aderirvi nel prossimo futuro.

L'appuntamento è dunque per sabato 27 aprile 2019 alle ore 14:30 presso lo Sportello Eco-Equo del centro Le Murate, in Via dell'Agnolo 1/d, Firenze. La partecipazione è aperta, ma chi volesse aggregarsi anche al pranzo che si terrà prima dell'assemblea è invitato a scrivere a [email protected] per segnalare la propria presenza e prenotarsi.

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